Imperatori di oggi

di Marion Crivelli

 

Si parla spesso del figlio unico cinese, predestinato a diventare un terribile tiranno. Quel bambino viziato da 6 adulti, attorno al quale ruota la vita dell’intera famiglia, pronta ad ogni sacrificio pur di soddisfare i capricci del suo piccolo imperatore. Di rado invece si evocano le difficolta che può incontrare questo bimbo. Il piccolo cinese, è vero, è un bambino viziatissimo, ma spesso si sottovalutano le attese dei genitori nei suoi confronti.

Due anni fa, in occasione di una visita dei membri del governo centrale, ebbi la possibilità di entrare all’interno di una scuola elementare riconosciuta di ottimo livello. La prima immagine che mi si parò davanti agli occhi fu quella di un allenamento sportivo di un centinaio di alunni, che non avevano il diritto di sbagliare. Fu ancora più preoccupante la preparazione di uno spettacolo che i bambini avrebbero dovuto mettere in scena: come ospite e accompagnatrice estera ero seduta con tanto di frutta fresca e secca e bibite davanti a me, mentre i bambini rimasero sulla scena ad allenarsi a cantare per più di 4 ore senza sosta, senza un sorso d’acqua sostituiti l’uno per l’altro appena uno di loro non era abbastanza gradevole fisicamente o sbagliava i movimenti imposti dal regista.
Fu allora che decisi di interessarmi un po’ di più alla vita quotidiana di questi “piccoli imperatori”.

Sin dal giorno in cui entra all’asilo nido, il bambino cinese deve iniziare a leggere i caratteri. A soli 6 anni egli dovrà essere in grado di leggerne almeno duemila. Peggio ancora, i genitori angosciati dall’idea che il proprio figlio potrebbe essere in ritardo sugli altri iniziano a farglieli leggere anche prima dei 3 anni. Ed è più o meno a partire da quel momento che iniziano i corsi privati serali, che essi riguardino il pianoforte, lo sport, o l’inglese, dal momento in cui il bambino entra a scuola non ha più tempo libero né tanto meno tempo per giocare. La scelta dell’asilo nido è fondamentale dato che essa influenzerà la possibilità del bambino di entrare in una buona scuola elementare per poi entrare alle medie e al liceo nelle scuole migliori fino a quando non avrà accesso alle migliori università cinesi o sarà andato a studiare all’estero.
A cosa corrisponde una buona scuola elementare cinese?
Si tratta di una scuola che potrebbe presentare con molto orgoglio le sue classe di “soli”  60 -70 bambini, tutti regolarmente vestiti con l’uniforme. Quando si cammina tra i corridoi, si possono vedere bambini in piedi, puniti per non avere finito i loro compiti, obbligati a farli stando in piedi nel corridoio mentre l’insegnante continua la sua lezione all’interno. Di solito, sulle pareti esterne si possono trovare le prove migliori e peggiori dei piccoli alunni, cosi da fare onore a chi ha lavorato bene e far vergognare chi non studia con cura. Questo tipo di metodi rimarranno il pane quotidiano del bambino fino all’università, dove il suo nome verrà esposto alla pubblica vergogna nel caso la sua camera da letto non fosse pulita, avesse fatto troppi ritardi o troppe assenze a lezione.

Il metodo, a dire il vero, ricorda gli inizi dell’epoca Ming (1368-1644 d.C.), quando si organizzavano feste paesane in cui si dividevano in due gruppi coloro che si erano comportati da bravi confuciani e non, così da fare in modo che le persone del secondo gruppo si vergognassero e si impegnassero per entrare a far parte del primo gruppo l’anno dopo. In ogni caso esporre in primo piano le persone che fanno bene i loro doveri continua anche nella vita lavorativa: non è raro trovare in molte aziende (supermercati compresi) la foto del lavoratore del mese appesa alla parete.
Dalle medie all’ingresso all’università le cose peggiorano sempre di più, la maggior parte dei bambini non trovano nemmeno il tempo necessario per dormire 8 ore al giorno. Appena usciti dalla scuola devono correre ai corsi serali sempre più intensivi. Dopo di che tornano a casa dove mangiano al volo per poi finire i loro compiti. I genitori si preoccuperanno se non hanno 100 in una buona parte delle materie e aspetteranno con ansia il giorno in cui uscirà la graduatoria di tutti gli alunni della scuola.
Intanto la percentuale di studenti che si tolgono la vita, spesso in ragione dei bassi risultati scolastici, aumenta. Purtroppo, il sistema scolastico cinese non dovrebbe subire cambiamenti nei prossimi anni.

Le pensioni sono poche e molto basse nell’impero di mezzo, sarà quindi compito dei bambini mantenere i loro genitori quando essi saranno in pensione. In un paese dove è stata instaurata la politica del figlio unico, questa tradizione diventa un reale peso per i bambini, che imparano prestissimo che nella vita dovranno riuscire al meglio in modo da potere mantenere i loro genitori, i propri nonni e quelli del loro coniugi, ciò significa che i giovani di oggi dovrebbero essere in grado di sostenere con il loro stipendio 12 persone anziane in più, proprio come succedeva nel periodo imperiale in cui la prole maschile provvedeva al sostentamento dei familiari.

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