Concludiamo oggi l’intenso percorso nelle poesie di Xu Lizhi.
Vi ricordiamo che potete trovare qui un’introduzione all’autore, al contesto controverso nel quale questa poesia nasce, e qui altre tre poesie dello stesso autore.
Inoltre vi rimandiamo al sito dal quale abbiamo tratto le poesie, perché anche noi crediamo nell’importanza della condivisione della poesia, ché altrimenti farla (e tradurla) non avrebbe senso.
1.
《我咽下一枚铁做的月亮
我咽下一枚铁做的月亮
他们把它叫做螺丝
我咽下这工业的废水,失业的订单
那些低于机台的青春早早夭亡
我咽下奔波,咽下流离失所
咽下人行天桥,咽下长满水锈的生活
我再咽不下了
所有我曾经咽下的现在都从喉咙汹涌而出
在祖国的领土上铺成一首
耻辱的诗
Ho ingoiato una luna di ferro
Ho ingoiato una luna di ferro
che chiamano vite.
Ho ingoiato gli scarichi della fabbrica, gli elenchi dei disoccupati,
quelle gioventù andate via troppo presto
chine sulle perforatrici.
Ho ingoiato il duro lavoro, ho ingoiato la miseria.
Ho ingoiato i passaggi pedonali,
ho ingoiato una vita ricoperta di ruggine.
Non riesco più a ingoiare.
Tutto quello che ho ingoiato
ora mi sgorga dalla gola
e spande sulla terra del mio Paese
una poesia di umiliazione.
(19 dicembre 2013)
Traduzione di Fortuna Balzano
2.
《出租屋》
十平米左右的空间
局促,潮湿,终年不见天日
我在这里吃饭,睡觉,拉屎,思考
咳嗽,偏头痛,生老,病不死
昏黄的灯光下我一再发呆,傻笑
来回踱步,低声唱歌,阅读,写诗
每当我打开窗户或者柴门
我都像一位死者
把棺材盖,缓缓推开
Camera in affitto
Uno spazio di circa dieci metri quadri
Stretto, umido(ammuffito), in cui il sole non arriva mai durante l’anno
Qui dentro ci mangio, ci dormo, evacuo, penso,
tossisco, mi viene il mal di testa, invecchio, mi ammalo ma non muoio.
Sotto una pallida luce gialla, fisso costantemente il vuoto, rido come uno sciocco,
Vado avanti e indietro, canto a voce bassa, leggo, scrivo poesie.
Ogni volta che apro la finestra o la porticina di vimini
sembro un defunto che pian piano tira via il coperchio della sua bara.
(2 dicembre 2013)
Traduzione di Antonio Covino
Infine chiudiamo con una poesia di Zhou Qizao, un compagno di Xu Lizhi, anch’egli operaio alla Foxconn.
《惊闻90后青工诗人许立志坠楼有感》
每一个生命的消失
都是另一个我的离去
又一枚螺丝松动
又一位打工兄弟坠楼
你替我死去
我替你继续写诗
顺便拧紧螺丝
今天是祖国六十五岁的生日
举国欢庆
二十四岁的你立在灰色的镜框里微微含笑
秋风秋雨
白发苍苍的父亲捧着你黑色的骨灰盒趔趄还乡
Ho appreso del suicido del giovane Xu Lizhi
La scomparsa di ogni vita
È un’altra delle mie morti
Ancora una vite allentata
Ancora un fratello operaio che salta dal tetto
Tu muori della mia morte
E io continuo a scrivere le tue poesie
Mentre stringo viti per inerzia
Oggi è il sessantacinquesimo compleanno della Patria
Auguri alla nostra Nazione
Un ragazzo di 24 anni sorride fievole dalla cornice grigia
Un padre dal capo canuto, stringendo l’urna delle tue ceneri, incespica verso il paese natìo.
(1 ottobre 2014)
Traduzione di Maria Teresa Trucillo
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