Su un lato dell’affollatissima Rambla, La Verreina-Centre de la Imatge di Barcellona ospita, dal 5 novembre 2014 al 2 febbraio 2015, la mostra di Ai Weiwei – On the Table, progettata dall’artista stesso proprio per questa location. Con oltre 40 opere esposte in ordine cronologico nelle 20 sale, On the Table mira ad offrire uno sguardo d’insieme sulla lunga carriera artistica di Ai Weiwei, spaziando da lavori più conosciuti ad ad opere mai viste prima d’ora.
Da sempre, Ai Weiwei esplora strategie di approccio ed intervento sulla realtà attraverso le immagini, mettendo in evidenza tensioni e contrasti all’interno della realtà stessa: verità e menzogna, evidenza ed ambiguità, individualismo e collettività, storia e modernità.
È una pratica artistica che si serve dei mezzi più disparati; le immagini trascendono i formati e le discipline per infiltrarsi e circolare in tutte le aree della cultura pop, più di recente soprattutto tra i social network.
Le New York Photographs 1983-1993 documentano l’esperienza del giovane Ai Weiwei nella città statunitense e ne mostrano gli interessi; sono numerosi gli autoscatti dell’artista al MoMa davanti alle opere degli artisti che lo hanno ispirato (Andy Wharol e Marcel Duchamp in particolare).
Emblema del contrasto tra memoria storica e feroce consumismo è il famoso Coca Cola Vase, un vaso neolitico che riporta il logo rosso della bevanda più famosa del mondo col quale Ai Weiwei lancia una critica al consumismo accompagnato dal disprezzo per la tradizione cinese in seguito alla Rivoluzione Culturale:
Il tema della cancellazione della storia è ricorrente nella produzione di Ai Weiwei e si ritrova, nell’ambito di questa mostra, nella scultura Map of China (2004). Largo oltre due metri, il profilo della Cina è intagliato da mani esperte in legno recuperato da templi della dinastia Qing e richiama l’attenzione sulla maestria di abili artigiani ormai troppo spesso rimpiazzata dalla produzione di massa:
Una delle opere più famose di Ai Weiwei è senz’altro Sunflower Seeds. Nel 2010, il pavimento della Turbine Hall alla Tate Modern di Londra era ricoperto da 100 milioni di semi di girasole in porcellana scolpiti e dipinti a mano da centinaia di artigiani di Jingdezhen, la città in cui per secoli erano state prodotte le porcellane imperiali.
I semi di girasole, ora associati per lo più ad un momento di svago per i cinesi, rappresentano anche l’unità minima di cibo in tempi di carestia, come durante la Rivoluzione Culturale.
Come simbolo, i semi richiamano i tempi di Mao, il quale veniva solitamente rappresentato come il sole che riscaldava i campi di girasole, la società cinese.
On the Table porta a Barcellona anche lavori molto recenti di Ai Weiwei, come l’installazione Handcuffs (2012), in cui un paio di manette di giada si staglia al centro di una sala tappezzata con una carta da parati finto-barocca con il logo di Twitter circondato da telecamere e manette:
Il “finto” è un altro tema ricorrente nella produzione di Ai Weiwei, come dimostra una delle sue più recenti e inedite installazioni, Cao (2014). Con l’ausilio del marmo, un materiale tradizionalmente riservato ai monumenti, l’erba fresca diventa rigida e impossibile da calpestare. I numerosi pezzi simili ma non identici-compongono un paesaggio minimalista nella forma ma vistoso e audace nel contenuto; ad Ai Weiwei piace giocare con la fonetica e infatti il carattere 草căo, “erba” è omofono di 操cào, un’imprecazione.
Allo stesso modo, il parato che circonda l’installazione non è un semplice motivo decorativo ma nasconde un insulto, il gesto del dito medio alzato:
Queste sono solo alcune delle opere che troverete a La Verreina-Centre de la Imatge in una mostra a ingresso libero nel cuore di una splendida città, interessante sia per gli appassionati delle opere di Ai Weiwei che per chi non lo conosce affatto. Se passate per Barcellona non perdetevela!
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